INTERVISTA A MALALA


image

INTERVISTA A MALALA

Se avessi incontrato Malala sono queste le domande che le avrei fatto e sono queste, secondo me, le risposte che lei mi avrebbe dato:

1) Come hai fatto ad andare avanti e non scoraggiarti sapendo che potevi rischiare la vita?

Ho trovato il coraggio nel pensare che se avessi continuato così forse molti bambini e bambine avrebbero potuto ottenere una delle cose più importanti al mondo: l’istruzione. Ed è grazie a questo pensiero che sono riuscita ad andare avanti nonostante tutte le difficoltà.

2) Quando ti hanno sparato hai avuto paura?

Sì, devo ammetterlo, ho avuto un po’ paura, ma sapevo che se fossi morta sarebbe stato per una giusta causa.

3) Secondo te la tua famiglia è fiera di te?

Sì, sono contenti della scelta che ho fatto, anche se sono molto preoccupati che mi succeda qualcosa.  Loro sono fieri di me e io lo sono di loro, perché sono stati loro a insegnarmi  i principi per cui ora lotto.

4) Malala, tu hai solo sedici anni, non sei un po’ troppo giovane per queste cose?

Non si è mai troppo giovani per lottare in quello che si crede e rendere pubblici i propri principi e le proprie idee. Ognuno può cercare di migliorare il mondo, indipendentemente dalla sua età. Bisogna perseverare e forse un giorno quello per cui abbiamo tanto combattuto si avvererà.

Continua a leggere

l’istruzione è importante

malalaMalala è una ragazza pakistana che ha subito un attentato all’età di 15 anni da un gruppo di talebani saliti sul pullman che  la stava riportando  a casa insieme ai suoi compagni, e che si è salvata miracolosamente dopo che le sono stati asportati i proiettili dalla testa. Tutto ciò per cercare di fermare il suo grande coraggio di denunciare la situazione delle donne nel suo paese.  Questo non l’ha fermata, anzi le ha dato il coraggio di andare avanti fino ad arrivare a parlare al palazzo di Vetro a New York, sui diritti delle donne e soprattutto sul diritto all’istruzione dei bambini. Il 10 ottobre di quest’anno le è stato conferito il premio Nobel per la pace.Io sono un ragazzo italiano di 12 anni che dopo aver ascoltato le sue parole si è sentito un po’ inutile e “perdigiorno” e che ora desidera porle alcune domande per un intervista.

D.:Vorrei sapere cosa intendevi dire con la frase “la penna è più forte della spada”?

 

R.: I Talebani pensavano che i proiettili ci avessero dato il silenzio mentre questo ha fatto sì che si siano levate migliaia di voci. Hanno paura della voce di queste donne perché porta all’uguaglianza, perché non sanno cosa c’è scritto nei  libri e temono che l’istruzione dia voce a queste donne!

 

D.:È quindi per questo che tu ti batti?

 

R.:Si, perché dopo l’attentato se ne sono andate via la debolezza, la paura e la disperazione, mentre sono nate in me la forza, il poter e il coraggio. Desidero che ogni bambino nel mondo abbia l’istruzione e per questo è necessario che ci sia la pace.

 

D.: Quindi cosa vorresti più di ogni altra cosa?

 

R.: Vorrei scuole e istruzione per il futuro radioso di ogni bambino! Le parole possono cambiare il mondo e quindi noi combatteremo con le nostre parole, i nostri libri e le nostre penne l’analfabetismo e il terrorismo in maniera pacifica.

 

Grazie di queste tue parole.

Giorgio 3′ media

 

 

 

INTERVISTIAMO MALALA

Ciao Malala,

Giornalista: Sono Jacopo di terza media, e gradirei farti un’intervista.

Come fai a non odiare chi ti ha sparato?

Malala: Bisogna sempre avere la forza di perdonare, anche perchè non era colpa loro, ma dello stato.

Giornalista: Perchè pensi che chi ti ha sparato non sia andato a scuola?

Malala: Perchè una persone che studia non commette certe cose, ma pensano prima di agire.

Giornalista: La tua vita è cambiata dopo questo episodio?

Malala: Sicuramente, ma non per questo mi sono arresa, anzi ho combattuto fino alla fine per il mio scopo che non ho ancora raggiunto, ma spero che ci riuscirò presto.

Jacopo terza media

Malala e il diritto d’istruzione

Nei giorni scorsi in classe  abbiamo parlato di Malala Yousafzai.

Ho avuto la possibilità di farle un’ intervista dopo il suo discorso al premio Nobel.

Giornalista: Salve Malala, le piacerebbe rispondere a un po’ di domande?

Malala: Assolutamente si.

Giornalista: Secondo lei è meglio l’istruzione o la pace nel mondo?

Malala: Per me la cosa migliore è la pace nel mondo, ma ci vuole ugualmente l’istruzione.

Giornalista: Qual è la cosa più importante tra i compiti dell’ONU

Malala: Per me la cooperazione internazionale è quello più importante ma anche il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale è da valutare.

Giornalista: Il detto ‘la penna è più potente della spada’ dice la verità. Perchè?

Malala: Perchè gli estremisti hanno paura dei libri e delle penne. Questo è il motivo per cui hanno ucciso studenti e insegnanti.

Giornalista: Malala lei non si ferma davanti a nulla?

Malala: Non mi importa di sedermi sul pavimento della scuola. Non mi fermerò davanti a nulla.

Giornalista: Porta odio per il  talebano che le ha sparato?

Malala: No perchè loro stanno solo seguendo la loro religione.

Giornalista: Grazie Malala, buona fortuna.

La piccola Malala,grande guerriera per la pace

“ONE CHILD,ONE TEACHER,ONE BOOK AND ONE PEN CAN CHANGE THE WORLD.”

 Malala Yousafzai è una ragazza come tante,ma con una particolarità:la forza dentro di sé di battersi per il diritto alla pace,alle pari opportunità,e soprattutto,per il diritto all’istruzione di ciascuna donna,di ciascuna ragazza,di ciascun bambino.Il 10 Ottobre 2014 ha vinto il Premio Nobel per la pace,all’età di soli 16 anni.

Andiamo a conoscerla meglio:                                                                                                                                                                                                                                                                                            

Ciao Malala.Sono una ragazza italiana di dodici anni che desidera farti una breve intervista.Iniziamo:quando i talebani ti hanno ferita al lato sinistro della fronte,non hai avuto neanche un minimo di paura?

 No.Quella pallottola mi ha fatto capire che avrei dovuto continuare a combattere fino alla fine.È stata una motivazione in più per non arrendermi.

Ne sei sicura?

Be,sai…Quando si vuole davvero qualcosa,ce la si mette tutta fino a quando non la si ottiene!

Dunque,secondo quanto hai appena detto,preferiresti morire realizzando i tuoi sogni che continuare a vivere senza riuscire ad avverarli.Mi sbaglio?

Assolutamente no!In fondo,la morte di una persona è indifferente agli occhi del mondo intero,ma la pace e una buona istruzione può migliorarlo di gran lunga.

Come credi di potercela fare?

Solo se anche voi,nel vostro piccolo,contribuirete a combattere insieme a me per i diritti di ognuno di noi.Dobbiamo alzare le nostre voci per tutte le donne e i bambini che soffrono ormai da troppo tempo.Non rimaniamo in silenzio davanti a questa realtà!

Imbracciando libri e penne?

Imbracciando libri e penne,certamente!

Grazie di cuore,Malala,è stato un grandissimo piacere parlare con te.Sei davvero una persona speciale.Ti auguro un futuro ricco di successi e di vittorie personali.

Grazie a te!

Chiara,III MEDIA

INTERVISTA A MALALA YOUSAFZAI

malala1

“Abbiamo capito l’importanza delle penne e dei libri quando abbiamo visto le armi”

Malala Yousafzai

 

 

Giornalista:

Cosa l’ha convinta ad andare avanti nonostante tutto quello che le è successo?

Malala:

La voglia di combattere e di essere la voce dei bambini privati di un istruzione e delle donne ridotte in una condizione di semischiavitù.

 

Giornalista:

Qual è il suo sogno?

Malala:

Che tutti i bambini del mondo possano avere accesso all’istruzione, avere la libertà di imparare, di combattere l’ignoranza, la povertà e la violenza con la penna, i libri e la cultura

 

Giornalista

Sarebbe riuscita a fare tutto questo senza l’appoggio della sua famiglia?

Malala

La mia famiglia è stata fondamentale, mio padre e mia padre mi hanno sempre aiutato anche se erano molto preoccupati di eventuali ritorsioni da parte dei talebani.

 

Giornalista

Secondo lei di cosa ha paura il regime talebano?

Malala

I talebani hanno paura del potere dell’istruzione e della voce delle donne. Hanno paura del cambiamento e dell’uguaglianza all’interno della nostra società

 

 

Giornalista

Come si vive lontano da casa? Spera di ritornare un giorno?

Malala

Non c’è nessun posto come casa e mi mancano molto i miei amici, certo che tornerò il mio sogno è di riuscire a convivere pacificamente con i talebani ma adesso è ancora troppo presto.

 

Giornalista

Grazie Malala e buona fortuna

Malala

Grazie a Te

 

 

 

Chiara III media

Intervista a Malala

Giornalista:
Cara Malala, sono Andrea, posso farti alcune domande??

Malala:
Sì certo volentieri

Giornalista:
Tu sei in grado di perdonare un Talebano che ha cercato di uccidere te e i tuoi amici?

Malala:
Il perdono arriva in me pensando che vediamo la Luce quando ci sono le tenebre.
I miei genitori e Maometto mi hanno trasmesso il sentimento di compassione e perdono.
Solo così si può essere in pace con se stessi.

Giornalista:
Come ti sei sentita nel momento in cui sei stata ferita? Hai provato rabbia? Paura?

Malala:
Ho provato tanta tristezza, disperazione, ma al tempo stesso ho anche pensato che i proiettili sparati per farci tacere, hanno fallito perché dal silenzio sono nate migliaia di voci. I terroristi pensavano di cambiare i miei pensieri, le miei ambizioni i miei sogni, ma nulla di tutto ciò è cambiato, anzi andrò avanti più forte di prima, senza avere paura.

Giornalista:
Come credi di risolvere il problema dell’istruzione?

Malala:
Facciamo appello a tutti i Governi affinché garantiscano un’istruzione gratuita e obbligatoria in tutto il mondo per ogni bambino, facendo loro capire che le penne sono l’unico mezzo per crescere, per trasmettere e comunicare con il prossimo e no armi che servono solo a distruggere e ad uccidere persone, tradizioni, religioni, pensieri, sogni ed ideali.

Giornalista:
Cercherai di parlare anche con rappresentanti di altre religioni?

Malala:
Certo, questo è un punto fondamentale, bisogna unirsi per combattere il male e tutti i problemi derivanti da esso, Lo scopo primario è quello di difendere e rendere forte la Pace. Cercherò di incontrarli, viaggerò per il mondo proprio per raccogliere aiuti diversi per un unico scopo.

Andrea III Media

La mia intervista a Malala; vincitrice del premio nobel per la pace

Io: Salve Malala le volevo fare qualche domanda sul discorso che ha appena fatto:

Malala: Faccia tutte le domande che vuole e si prenda tutto il tempo.

Io: Grazie, allora ecco la prima domanda……..
Io: 1)Cosa ha provato mentre parlava all’Onu,  pensava che l’avrebbero ascoltata seriamente
Malala: Be…. Io penso che loro mi abbiano ascoltata seriamente perché ho saputo persuaderli
Io: 2) Cosa hai provato quando i talebani ti hanno sparato?
Malala: Per loro ho provato compassione perché non sapevano che quell’attentato ci avrebbe solamente rafforzato.
Io: 3) Perché ha detto che la penna è più forte della spada?
Malala: Ho detto che la penna è più forte della spada perché volevo far capire che con le parole scritte dalla penna puoi far ragionare la maggior parte delle persone invece con la spada non hai il tempo per pensare, perché quando inizi a sferrare un colpo non ti puoi più fermare. 
Io: 4) Da dove è venuta tutta quella volontà che hai messo nelle parole del suo discorso?

Malala: La città da dove provengo mi ha dato la volontà per fare questo.

Io: Con questo ho finito, grazie Malala per la sua disponibilità.  Arrivederci

malala

 

Massimo 3a media

INTERVISTA ALLA VINCITRICE DEL PREMIO NOBEL… MALALA

Malala Yousafzai è una ragazza che se ne avessi la possibilità, intervisterei con gioia ed entusiasmo, non solo perché ha vinto il premio nobel, ma perché è una ragazza giovane, come me.
Queste sono le domande che le farei, chissà se veramente risponderebbe così!

1) Qual’è stata la persona che ti ha appoggiato di più ?
Tante persone mi hanno dimostrato appoggio e affetto, tra cui i primi tra tutti i miei genitori.
Ho ricevuto auguri e regali da tutto il mondo è voglio ringraziare i bambini, le cui parole innocenti mi hanno incoraggiato.

2) Cosa hai provato dopo l’attentato?
Sicuramente dolore, anche perché oltre a me avevano sparato ai miei amici. Ma non mi sono arresa, non mi hanno messo a tacere. Da quel giorno tante voci hanno rotto il silenzio ed è cresciuta in me la forza, l’energia e il coraggio di realizzare i miei sogni e le mie speranze.

3) Quali sono le tue speranze ?
Un’istruzione a tutti i bambini, anche i figli degli estremisti, di talebani e dei terroristi. La penna è più forte della spada.

4) Quindi tu non odi i talebani ?
No, neanche quello che mi ha sparato . Questo è il sentimento di compassione che ho imparato da Maometto, Gesù Cristo e Buddha.
Questa è la filosofia della non violenza che ho imparato da Gandhi e Madre Teresa.

5) Qual’è infine il messaggio che vuoi inviare ai tuoi coetanei?
Stai in pace e ama tutti.

Grazie Malala e buona fortuna !

Eleonora terza media

Malala: un Nobel al Coraggio

Diapositiva1Incontro Malala  in un albergo di Londra e lei mi accoglie  con il suo meraviglioso sorriso che sembra non abbia mai conosciuto alcun dolore. Non puó essere lei , mi dico, la ragazza che ha subito quel terribile attentato.

Le chiedo allora:  Cosa hai provato quando hai subito l’aggressione da parte dei Talebani?

Malala: Sapevo di essere un bersaglio per loro e ho provato dispiacere nel vedere che ,nel Mondo, possa esserci tanto accanimento contro chi difende dei diritti fondamentali delle donne e dei bambini.

Chi é per te un modello da seguire nella società di oggi? 

Malala: I modelli da seguire sono tutte le donne, i ragazzi e le ragazze che alzano la voce per i loro diritti. Mi piace pensare che siano molti e che siano forti. I modelli sono tutti gli insegnanti che, in condizioni anche disagiate, conducono la loro lotta contro l’analfabetismo.

Quando hai capito che potevi fare qualcosa di importante per il Mondo?

Malala: Il mio obiettivo era lo stesso già da prima dell’attentato, ma dopo questo avvenimento sono aumentate in me forza, energia e coraggio. Ognuno di noi dovrebbe lottare per qualcosa di importante per il mondo e per il cambiamento, per debellare l’ignoranza, l’ingiustizia, il razzismo e la privazione dei diritti fondamentali.

Perché secondo te i Talebani hanno paura dell’istruzione?

Malala: La risposta la diede un giorno a dei giornalisti uno studente della nostra scuola indicando il suo libro e dicendo: “I Talebani non sanno cosa c’è scritto in questo libro”. Loro sfruttano l’ignoranza per i propri interessi.

Perché pensi che la cultura sia l’unica via per vincere contro di loro?

L’istruzione porta la Pace. I libri e le penne sono le armi più potenti per il cambiamento.

***

La ringrazio. Lei mi saluta con la mano, con quel suo straordinario sorriso. “NESSUNO CI PUÒ FERMARE”

 

Lavinia III° Media

 

 

Intervista a Malala

malal2

Salve a tutti ,  se dovessi fare un intervista a Malala queste sono le 3 domande che gli farei.

Intervistatore:”Ciao Malala”

Malala:”Salve”

Intervistatore:”Quanto puo essere brutto trovarsi in una guerra reale e rischiare la propria vita”

Malala:”Sicuramente non è come sembra in TV, quando ti trovi coinvolto in una guerra reale sei sempre in ansia perchè capisci che da un momento all’altro potresti non esserci piu,ed è una situazione terribile.”

Intervistatore:”Trovarsi lì e non poter far nulla non è frustrante?.”

Malala:”Assolutamentr si, non poter aiutare materialmente chi ne ha bisogno e far cessare la guerra è brutto.Anche se io dopo aver subito l’attentato ho provato e proveró a far cambiare le cose e ad aiutare, attraverso le parole e i fatti le  persone che ne hanno bisogno e a fornire, soprattutto ai bambini,  un istruzione.

Intervistatore:”È proprio per questo che tu hai preso questa strada?”

Malala:”Si!Perche io nel mio piccolo avendo vissuto questa esperienza forte e dolorosa quando ho visto la morte in faccia e la mia vita andar via ,ho capito che la pace va diffusa perche, probabilmente non è stata diffusa abbastanza.Dovremo divulgarla di piu per avere meno guerre, meno morti e piu fraternità. La guerra infatti porta solo morti e tanta povertà e noi non dobbiamo permetterlo.”

Intervistatore:”Grazie Malala e arrivederci”

Malala:”Grazie a te”                                                                                                                                                                gabriele 3a media

Malala Yousafzai

imagesINTERVISTA MALALA 

giornalista: Salve Malala 

Malala: salve

giornalista: come si stente dopo aver fatto questo discorso davanti a tutte queste persone così importanti?

Malala: ero molto tesa perché sapevo che stavo parlando con persone molto importanti.

giornalista: come si è sentita dopo che i talebani le hanno sparata?

Malala: come mi sarei dovuta sentire: TERRORIZZATA! Però sono riuscita a riprendermi e sono qui a raccontare tutto quello che è successo.

giornalista: un ultima domanda: da quello che ho capito lei è a favore all’istruzione?

Malala: si sono a favore per l’istruzione, perché penso che per i giovani d’oggi sia una cosa fantastica, così da grandi potranno diventare qualcuno nella vita!       

MATTEO