Come nasce una famiglia?
Siamo sicuri che tutti un po’ ce lo siamo chiesti…. Iniziamo subito dicendo che la famiglia è fondata sul sacramento del matrimonio,un atto giuridico pubblico con cui un uomo e una donna si impegnano l’uno verso l’altra. L’ordinamento giuridico italiano riconosce due tipi di matrimonio:
- CIVILE= viene celebrato in Comune dal Sindaco (o da un suo delegato) ed è basato sul diritto privato italiano
- CONCORDATARIO= celebrato con cerimonia religiosa da un sacerdote
Ricordiamo, però, che il matrimonio celebrato in Comune non è valido dal punto di vista religioso (non è un sacramento, ma un contratto tra due persone); mentre, il matrimonio celebrato da un sacerdote può avere valore anche civile. Per lo Stato, però, il matrimonio non è indissolubile, cioè i due coniugi possono separarsi, prima, e poi divorziare. Però, per far andare avanti questa bellissima unione, si può anche coronare l’amore di due persone con la nascita di un figlio: purtroppo, però, è fortemente diminuito il numero dei figli; è molto esteso, inoltre, il fenomeno dei SINGLES, persone che vivono da sole; sono invece in aumento i matrimoni tra persone di diversa etnia. E’ in continua crescita, purtroppo, il numero di famiglie che si rompono per separazione e divorzio e si riaggregano in nuove forme di FAMIGLIE ESTESE, con coniugi che hanno già figli. Numerose sono anche le cosiddette UNIONI DI FATTO, cioè nuclei formati da coppie di sesso diverso non sposate, che però convivono in modo stabile, con o senza figli.
Ricordiamo che tutte queste informazioni sono riportate nell’articolo 29, insieme alle leggi da rispettare: 
- il marito non è più capo famiglia, infatti i due coniugi hanno lo stesso potere
- la moglie conserva il suo cognome e vi aggiunge quello del marito
- sia il marito che la moglie devono essere fedeli al coniuge e rispettarlo
- ambedue i coniugi devono contribuire alle necessità della famiglia
- non esiste più la patria potestà, ma la potestà parentale sui figli: entrambi li devono educare
La Costituzione considera “figli” sia quelli nati nel matrimonio, sia quelli adottati. I genitori devono prendersene cura, provvedendo alle loro necessità (fisiche, affettive), educandoli ed istruendoli. Quando i genitori non sono i grado di assolvere questi compiti, il giudice può decidere di allontanare i figli dalla famiglia, affidandoli ad enti o organizzazioni educative. La famiglia è aiutata dallo Stato in ogni caso, numerosa o non. L’aiuto è dato attraverso sussidi per lo studio, agevolazioni fiscali… Lo Stato, inoltre, tutela la maternità. Infatti le madri lavoratrici sono obbligate ad astenersi dal lavoro due mesi prima e tre mesi dopo il parto. Ultimamente, la legge riconosce anche ai padri il diritto di astenersi dal lavoro per assistere il figlio nei primi mesi di vita e in caso di malattia. Per assistere e tutelare “la maternità, l’infanzia e la gioventù” lo Stato ha istituito la scuola materna (o “scuola dell’infanzia”), che non ha carattere di obbligatorietà, e i consultori familiari.
Sveva, Giulia B., Beatrice C., Benedetta, Matilde, Sergio, Claudio, Giorgia, Maria Teresa