L’ articolo 21 recita:
<<TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E CON OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE>>.
Abbiamo riflettuto a lungo su questo principio e ne abbiamo tratto i seguenti pensieri. L’ autentico rispetto della libertà, appunto, della persona e dei cittadini richiede che essi possano esprimere il proprio pensiero e diffonderlo con ogni mezzo: la parola, lo scritto, l’opera d’arte, lo spettacolo,ecc…
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
L’ articolo 21 riconosce a tutti la libertà di manifestare il proprio pensiero, inteso come:
–Diritto di informare: cioè il poter esprimere le proprie opinioni e di diffondere notizie ed informazioni quali il diritto al voto…Quindi, il popolo è unito dallo scambio di informazioni, perché così si costruisce una comune rappresentazione del mondo.
Internet ha cambiato il modo in cui noi comunichiamo ponendo sfide formidabili alla libertà di informazione e al futuro della democrazia, come possiamo far si che internet non cambi il nostro modo di comunicare ed esprimere i nostri pensieri? Riflettiamo, diamoci una risposta a questa complicata domanda: purtroppo, come ben sappiamo, i giovani di oggi, utilizzano molto internet e i social network che condiziona i loro pensieri e può ridurre la loro libertà. Proviamo a staccarci un po’ dai media: vedete come cambierà il vostro modo di pensare!
-Diritto all’informazione: si tratta e si discute del diritto “a informare” e del diritto “a non essere oggetto dell’informazione o a essere oggetto di un’informazione corretta e vera”. In altre parole si tratta del diritto dei cittadini a non sentirsi “offesi” dagli articoli e dalle notizie dei giornalisti. Un esempio di manifestazione di diritto di essere informati può essere il giornale, la rivista, la televisione, la radio, il cinema… E ANCHE IL NOSTRO GIORNALINO ONLINE!
Durante il periodo risorgimentale e il Fascismo la repressione della libertà di manifestazione del pensiero veniva attraverso la censura: le attrazioni aperte al pubblico (spettacoli, testi scritti…) erano controllati dall’autorità pubblica, che poteva anche esercitare la censura preventiva, cioè controllare i materiali prima di essere stampati.
Altre manifestazioni del pensiero sono:
-la contrarietà alle virtù: la legge affida a un magistrato il compito di interpretare la mentalità comune;
-l’onorabilità e la riservatezza della persona: la nostra libertà si ferma di fronte al rispetto della dignità, dell’ onore e della privacy degli altri;
-l’allontanamento dai reati: in nome della libertà di pensiero non si può esaltare una strage, un atto terroristico, un assassinio o spingere gli altri a commettere reati simili;
– il segreto di Stato e il segreto militare: di fronte alla necessità di difendere la Patria o lo Stato repubblicano, il Governo può bloccare la diffusione di notizie e apporvi il segreto militare o il segreto di Stato;
-il segreto giudiziario: durante il corso di un processo non possono essere divulgati gli atti giudiziari.
Ginevra, Alice e Antonio