QUESTE sono le nostre riflessioni sull’articolo 1 della dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. Le razze non esistono perché tutti siamo uguali e anche perché abbiamo diritti e doveri uguali. La dichiarazione dei diritti dell’uomo è una legge superiore a ogni altra legge, secondo noi è giusto che tutti gli uomini siano uguali perchè liberi dalla nascita
I gilet gialli stanno attualmente protestando in Francia contro il presidente Macron perchè ha alzato il costo delle tasse e non solo…Probabilmente i diritti della dichiarazione non sono ancora completamente attuati!
“Veniamo all’oggi: la rivolta dei “gilet gialli” ha rappresentato nelle ultime settimane un fenomeno esplosivo, in Francia e non solo, imprevisto e per molti analisti, sorprendente: decine di migliaia di manifestanti, un movimento senza capi, totalmente auto-organizzato, eterogeneo, nato dal basso, che pure è stato in grado di bloccare un’intera nazione, di paralizzare la sua capitale e mettere sotto scacco il suo Presidente. Da dove vengono tutte queste persone? Come si sono conosciute, ritrovate d’accordo e organizzate? Come si spiega la dinamica “esplosiva” e una tale, miracolosa, capacità di aggregazione del consenso da parte di un movimento appena nato e non strutturato come quello dei “gilet gialli”? Un concetto chiave, in questo senso, può aiutarci a comprendere, è quello di “ignoranza pluralistica”. La maggioranza dei membri di un certo gruppo sono a favore di una certa posizione, una certa politica o una certa visione del mondo, ma, allo stesso tempo pensano che tale visione appartenga solo ad una minoranza. Ci sono situazioni, cioè, ci dice l’ignoranza pluralistica, dove tutti la pensano allo stesso modo ma non lo sanno e chi la pensa diversamente, pur essendo in minoranza, prevale. Se la situazione di partenza è questa, allora basta anche un piccolo shock, un segnale, un gesto a far scattare la scintilla della coscienza comune e a rendere consapevole la maggioranza di essere maggioranza. Il canto dei soldati tedeschi durante la tregua di Natale del 1914, l’arresto di Rosa Parks e le rivendicazioni anti-segregazioniste negli Stati Uniti del Sud, la falsa notizia della morte di uno studente durante la rivoluzione di velluto in Cecoslovacchia, il suicidio di Mohamed Bouazizi e la rivolta dei gelsomini in Tunisia, sono stati tutti “interrutori” capaci di far riconoscere a tanti di essere “tanti”. Nel caso dei gilet gialli l’interruttore è stata la petizione di Priscilla Ludowsky contro il caro carburante. Un evento “focale” che ha consentito al malcontento, rendendolo manifesto agli occhi dei più, di addensarsi e di coordinarsi. La scoperta delle proporzioni di questo malcontento ha finito poi per ingigantirlo ulteriormente e renderlo esplosivo”
Questo è una parte dell’articolo che abbiamo letto riguardo questo argomento, sul sito https://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2018-12-15/i-gilet-gialli-protesta-e-sindrome-messaggi-positivi-084352.shtml?uuid=AEYgNX0G
Carlo, Sergio, Arturo, Flavio A.