Diritti infranti

Il giorno 15 settembre del 1935 a Norimberga vennero promulgate le leggi razziali. La prima legge di Norimberga negava agli ebrei la cittadinanza al Reich tedesco negandogli così i diritti civili e politici. La seconda legge di Norimberga proibiva ai tedeschi di sposarsi con gli ebrei e inoltre le donne ebree potevano andare a lavorare a casa dei nazisti solo se aveva più di quarantacinque anni così da evitare fidanzamenti tra  ebrei e tedeschi.

Nazismo

Gianluca

 

La giornata della Memoria

Il giorno della memoria è una ricorrenza istituita con la legge n. 221 del 20 luglio 2000 dal parlamento italiano che ha dichiarato il 27 Gennaio come giornata per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Il testo dell’articolo numero 1 della legge così definisce le finalità del Giorno della Memoria:

“ La repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’armata rossa, arrivarono presso Auschwitz, scoprendo il campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. 

La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l’orrore del genocidio nazista.

Il 27 gennaio il ricordo della Shoah, cioè lo sterminio del popolo ebreo, è celebrato anche da molte altre nazioni tra cui la Germania, la Gran Bretagna così come dall’ONU, in seguito alla risoluzione 60/7 del 1 novembre 2005. 

L’apertura dei cancelli ad Auschwitz, mostrò al mondo gli strumenti di tortura e di annientamento dei lager. 

Il diario di Anna Frank fa parte della memorialistica sulla guerra.

Nel suo diario possiamo ricordare una frase molto importante, che mi ha colpito molto:

 “È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo”.

In questa frase Anne ci fa capire quanto sarebbe bello vivere senza tutto questo odio, senza tutta questa violenza…

 

Ginevra

Articolo 11 della costituzione

Alla fine della seconda guerra mondiale e a seguito della liberazione dai nazisti l’italia uscì delusa dalla monarchia e dal fascismo e per questo si volle indire un referendum istituzionale per decidere fra monarchia e repubblica. Il referendum si tenne il 2 giugno 1946 a suffragio universale e terminò con la vittoria della repubblica che sancì la nascita della costituzione creatasi da una commissione riunitasi nel 1947.

2000px-Emblem_of_Italy.svg

Simbolo della Repubblica italiana

Il primo gennaio 1948 entrò in vigore la nostra carta costituzionale.In modo particolare mi sono soffermato sull’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana che sancisce che:

L’Italia ripudia la guerra come strumento di difesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;consente,in condizioni di parità con gli altri stati,alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le nazioni.Promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolta a tale scopo.”

Questo articolo nasce dalla voglia dei padri costituenti di porre un freno è un limite all’uso della forza nella risoluzione dei conflitti tra Stati, memore della tragedia umanitaria scatenata dalle guerre mondiali.  Inoltre, ci parla della presenza di organizzazioni internazionali come strumenti per contenere i conflitti da risolversi per vie diplomatiche al fine di garantire la pace. Quindi, l’uso della guerra è consentito solo in caso di difesa e come ultima risorsa.

Ritengo che questo articolo sia giusto che rappresenti la volontà del popolo italiano di evitare altre guerre per il bene della nostra popolazione.

Fonte: senato.it

Gianmaria

 

Umberto Eco: “la memoria”

Cari amici del giornalino oggi vi vorremmo parlare della lettera di Umberto Eco che ha scritto al nipote prima di morire.

“Caro nipote oggi voglio parlarti di una malattia che ha colpito la tua generazione e persino quella dei ragazzi più grandi di te, che magari vanno già all’università: la perdita della memoria”.

“Ma adesso torniamo al tuo cervello, c’è poi la memoria storica, che riguarda i fatti della tua vita e le cose che hai letto. Noi entriamo nella vita, quando molte cose sono già successe da centinaia di migliaia di anni, ed è importante apprendere quello che è accaduto, prima che noi nascessimo. La memoria è un muscolo come quella delle gambe. Se non lo eserciti si avvizzisce e diventi dal punto di vista mentale, diversamente abile e cioè, parliamoci chiaro, un idiota. Quindi ecco la mia dieta, ogni mattina impara qualche verso.  Sembra un gioco ma vedrai la tua testa si popolerà di storie e  personaggi di ogni tipo.

Ma perché è cosi importante sapere, cosa è accaduto prima?

Perché molte volte quello che è accaduto prima, ti spiega certe cose che accadono tutt’ora oggi, in ogni caso come per le formazioni dei calciatori, è un modo di arricchire la nostra memoria.  Coltiva la memoria e da domani impara  La Vispa Teresa”.

Commento gruppo bozza:

secondo noi in questa lettera di Eco, dimostra che la memoria è la cosa più importante che abbiamo fin dall’ inizio, e come le nostre gambe ha bisogno di muoversi, perché senza memoria non si vive.

Ginevra, Guendalina, Diego

never again shoah: i Simpsons ad Auschwitz

http://www.lettera43.it/cronaca/giornata-della-memoria-i-simpson-e-anna-frank-ad-auschwitz_43675155842.htm

‘Never Again’ ... aleXsandro Palombo’s cartoon series is ‘an indictment against intolerance’. Picture: aleXsandro Palombo

 

“Solo la consapevolezza dell’orrore di quel periodo può creare gli anticorpi per evitare che l’antisemitismo si diffonda di nuovo. Auschwitz-Birkenau è il simbolo di questo delirio disumano, l’industria della morte. E ‘solo attraverso la memoria che siamo in grado di combattere il razzismo, l’antisemitismo, l’omofobia e tutte le forme di intolleranza che minacciano la società, la nostra libertà e il rispetto per tutte le diversità ” aleXsandro Palombo

 

Simpsonified ... Anna Frank ottiene trattamento dei Simpson. Immagine: Fornito