Carta dei diritti internet

“Il 28 luglio 2015 la presidente della Camera Laura Boldrini ha presentato la Dichiarazione dei diritti in internet, documento fondamentale per garantire a ciascun individuo l’esercizio di una cittadinanza digitale attiva nel rispetto della libertà, della dignità e della diversità di ogni persona…”(clicca qui per continuare a leggerla sul sito dei generazioni connesse)

Art n.5 della carta dei diritti Internet

Il 28 Luglio 2015 il presidente della Camera Laura Boldrini ha presentato la Dichiarazione dei diritti Internet per conoscere e apprendere il comportamento nel mondo dei social e dei  media.

Articolo 5, Tutela dei dati personali – Si affronta la questione privacy. “Ogni persona – è scritto – ha diritto alla protezione dei dati che la riguardano, per garantire il rispetto della sua dignità, identità e riservatezza”. Si stabilisce che l’utente può “accedere ai dati raccolti che lo riguardano” ed eventualmente “ottenerne la rettifica e la cancellazione per motivi legittimi”. I dati possono essere “raccolti e trattati con il consenso effettivamente informato della persona interessata” ma “il consenso non può costituire una base legale per il trattamento quando vi sia un significativo squilibrio di potere tra la persona interessata e il soggetto che effettua il trattamento”.

Art. 5.
(Tutela dei dati personali).
1. Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati che la
riguardano, per garantire il rispetto della sua dignità,
identità e riservatezza.
2. Tali dati sono quelli che consentono di risalire
all’identità di una persona e comprendono anche i dati dei
dispositivi e quanto da essi generato e le loro ulteriori
acquisizioni e elaborazioni, come quelle legate alla
produzione di profili
3. Ogni persona ha diritto di accedere ai dati raccolti
che la riguardano, di ottenerne la rettifica e la
cancellazione per motivi legittimi
4. I dati devono esser trattati rispettando i principi di
necessità, finalità, pertinenza, proporzionalità e, in ogni
caso, prevale il diritto di ogni persona
all’autodeterminazione informativa.
5. I dati possono essere raccolti e trattati con il
consenso effettivamente informato della persona
interessata o in base a altro fondamento legittimo previsto
dalla legge. Il consenso è in via di principio revocabile.
Per il trattamento di dati sensibili la legge può prevedere
che il consenso della persona interessata debba essere
accompagnato da specifiche autorizzazioni.
6. Il consenso non può costituire una base legale per il
trattamento quando vi sia un significativo squilibrio di
potere tra la persona interessata e il soggetto che effettua iltrattamento.
7. Sono vietati l’accesso e il trattamento dei dati con
finalità anche indirettamente discriminatorieRisultati immagini per https://www.generazioniconnesse.it/site/it/carta-dei-diritti-di-internet/e

Abbiamo trattato di questo argomento perché teniamo a ricordare che internet può sembrare un mondo a parte ma tutto ciò che accade sul web si riverserà nella realtà.Quindi fate attenzione a ciò che fate e chiedete aiuto a qualcuno se qualcosa vi succede.

Carta Diritti Internet Art n. 5

La carta dei diritti internet è una specie di costituzione creata per il web. Si basa soprattutto su elementi importanti come il copyright e i diritti d’ autore. Inoltre un articolo, che ci ha molto interessato, pone come diritto l’accesso libero ad internet.

Ecco la Carta dei nostri diritti nell'era di Internet

 

Art N. 5

L’ articolo N. 5 della carta dei diritti internet tocca la tutela dei dati personali sul web (Privacy) Si basa su diversi princìpi e diversi regolamenti i quali sono:

 

 “1. Ogni persona ha diritto alla protezione dei dati che la riguardano, per garantire il rispetto” della sua dignità,
identità e riservatezza.
2. Tali dati sono quelli che consentono di risalire
all’ identità di una persona e comprendono anche i dati dei
dispositivi e quanto da essi generato e le loro ulteriori
acquisizioni e elaborazioni, come quelle legate alla
produzione di profili.
3. Ogni persona ha diritto di accedere ai dati raccolti
che la riguardano, di ottenerne la rettifica e la
cancellazione per motivi legittimi.
4. I dati devono esser trattati rispettando i principi di
necessità, finalità, pertinenza, proporzionalità e, in ogni
caso, prevale il diritto di ogni persona
all’ autodeterminazione informativa.
5. I dati possono essere raccolti e trattati con il
consenso effettivamente informato della persona
interessata o in base a altro fondamento legittimo previsto
dalla legge. Il consenso è in via di principio revocabile.
Per il trattamento di dati sensibili la legge può prevedere
che il consenso della persona interessata debba essere
accompagnato da specifiche autorizzazioni.
6. Il consenso non può costituire una base legale per il
trattamento quando vi sia un significativo squilibrio di
potere tra la persona interessata e il soggetto che effettua il
trattamento.
7. Sono vietati l’accesso e il trattamento dei dati con
finalità anche indirettamente “discriminatorie.”   

Siamo perfettamente d’ accordo con questo articolo della carta dei diritti internet poichè quando uno naviga in rete può essere sicuro che tutti i suoi dati personali stiano al sicuro da eventuali hacker e non vengano rubati senza il consenso del proprietario.

“Generazioni connesse”

          https://www.generazioniconnesse.it/site/it/carta-dei-diritti-di-internet/  

 

Edoardo & Niccolò.                                      

 

Abbiamo tutti il diritto di accedere ad Internet

L’accesso ad internet è riconosciuto come “diritto fondamentale della persona e condizione del suo pieno sviluppo individuale e sociale” “in condizioni di parità”. Alle istituzioni vengono affidati ” i necessari interventi per il superamento di ogni forma di divario digitale” , a cominciare da quelli determinati ” dal genere, dalle condizioni economiche oltre che da situazioni di vulnerabilità personale e disabilità”.

(  fonte: camera dei deputati )

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Secondo il nostro parere l’articolo n.° 2 è essenziale per tutti i cittadini,  perché tutti dobbiamo avere il diritto di poter navigare liberamente, aggiornarci sugli eventi e sulle novità che accadono nel mondo. Leggendo questi articoli abbiamo capito che internet é una piattaforma indispensabile per tutti perché con essa possiamo fare ricerche su tutto ciò che vogliamo, oppure possiamo documentarci su quello che succede nelle nostre città o nel resto del mondo.

https://www.corriere.it/tecnologia/cyber-cultura/14_ottobre_13/nuova-carta-diritti-internet-14-punti-regole-vita-web-c79b8e84-52ce-11e4-8e37-1a517d63eb63.shtml

Lavinia, Virginia, Michela

DIRITTO A….. L’OBLIO

 

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ARTICOLO 11

(diritto all’oblio)

1. Ogni persona ha diritto di ottenere la cancellazione
dagli indici dei motori di ricerca dei riferimenti ad
informazioni che, per il loro contenuto o per il tempo
trascorso dal momento della loro raccolta, non abbiano più
rilevanza pubblica.
2. Il diritto all’oblio non può limitare la libertà di
ricerca e il diritto dell’opinione pubblica a essere
informata, che costituiscono condizioni necessarie per il
funzionamento di una società democratica. Tale diritto può
essere esercitato dalle persone note o alle quali sono
affidate funzioni pubbliche solo se i dati che le riguardano
non hanno alcun rilievo in relazione all’attività svolta o
alle funzioni pubbliche esercitate.
3. Se la richiesta di cancellazione dagli indici dei
motori di ricerca dei dati è stata accolta, chiunque può
impugnare la decisione davanti all’autorità giudiziaria per
garantire l’interesse pubblico all’informazione

http://www.camera.it/application/xmanager/projects/leg17/commissione_internet/dichiarazione_dei_diritti_internet_pubblicata.pdf

RIFLESSIONE:

Secondo noi questo articolo è davvero importante poiché senza di esso la nostra libertà di ricerca e la nostra reputazione online non potrebbero essere tutelate :). Inoltre se la richiesta di cancellazione dei dati viene accettata, puoi decidere di garantire l’interesse all’informazione. Dunque ogni persona può decidere cosa vedere ricordandosi sempre di non ferire i sentimenti altrui. Anche chi lavora tramite i social ad esempio Chiara Ferragni, non devono offendere chi li guarda così come questi ultimi non devono ripetere come pappagalli mode e gesti che non capiscono fino in fondo.

La cosa bella della libertà è che ci rende tutti uguali senza macchie di popolarità.

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Francesca G, Francesca D, Costanza, Siriana!

carta nazioni unite: i principi

La Carta delle Nazioni Unite enuncia in due articoli i fini dell Organizzazione e i principi a cui essa e gli stati membri si devono attenere nel perseguirli.

Le Principali Finalità sono

1)Il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

2)Lo sviluppo di relazioni amichevoli trazioni sulla base dell uguaglianza nei diritti e nell’ autodeterminazione dei popoli.

3) La cooperazione internazionali e per la soluzione dei problemi di carattere economico,sociale,culturale,o umanitario e per la promozione dei diritti umani e della libertà fondamentale.

Quanto ai principi i più importanti sono:

1)Il rispetto della piena sovranità di tutti gli stati membri: nessuno stato è superiore ad un altro;

2) L’ adempimento di tutti gli obblighi imposti dallo Statuto;

3) La soluzione pacifica delle controversie internazionali;

4) L’ astensione dalla minaccia e dell’ uso della forza nelle relazioni internazionali;

5) Il rispetto delle competenze interne proprie di ciascun Stato pur con la possibilità di adattare misure coercitive ( sanzioni economiche,invio di truppe,ecc.) nei casi in cui la pace e la sicurezza siano minacciate.

6) L’ organizzazione deve fare in modo che Stati non sono membri delle Nazioni Unite agiscano in conformità a questi principi, per quanto possa essere necessario per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.

7) Nessuna disposizione del presente statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni che appartengono essenzialmente alla competenza interna di uno stato, né obbliga i Membri a sottoporre tali questioni ad una procedura di regolamento in applicazione del presente Statuto.

i membri originari delle Nazioni Unite sono gli Stati che, avendo partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite per l’Organizzazione Internazionale a San Francisco, o avendo firmato precedentemente firmato la dichiarazione delle Nazioni Unite del 1 gennaio 1942.

Possono diventare membri delle nazioni unite tutti gli stati amanti della pace  che accettino gli obblighi del presente Statuto. Un membro delle Nazioni Unite che abbia violato i principi può essere espulso dall’ Organizzazione.

Brando,Francesco e Pierluigi

Un importante traguardo: i diritti fondamentali per donne e bambini

Riguardo la tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti sono stati raggiunti molti traguardi, per proteggere da ogni forma di sopraffazione, di abuso, di violenza, di sfruttamento e discriminazione. Tutto ciò si può verificare nella “Convezione sui diritti dell infanzia”e nell’istituzione del “Comitato per i diritti dell infanzia”. Allo stesso modo per le donne sono stati molte le iniziative intraprese per i loro diritti, assolutamente importanti e fondamentali. Nell’ Art.1 della convenzione sull’eliminazione  di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, si dichiara proprio questo. E definisce questa emarginazione come ogni tipo di distinzione, esclusione o limitazione basata sul sesso, che abbia l’ effetto o lo scopo di compromettere il riconoscimento […] da parte delle donne[…]. L’ intento di queste norme è ammirevole ma ci si domanda come sia stato possibile doverlo scrivere e stabilire davanti a una categoria di diritti che tutti dovremmo avere, fin dalla nascita e per tutta la vita.                                                    I diritti contenuti nella Convenzione possono essere classificati in tre diverse categorie, in relazione al tipo di azioni che sono richieste allo stato: un primo gruppo di norme accordano un diritto specifico e riguardano i diritti civili e politici; altre richiedono che lo stato usi misure adeguate di carattere discriminatorio; altre ancora impongono agli stati di svolgere azioni volte al raggiungimento di un certo fine, soprattutto rispetto al possesso dei diritti economici e sociali.

I bambini e gli adolescenti, per la loro giovane età e per la loro particolare condizione di vulnerabilità, hanno bisogno di protezione e di una tutela particolare, che può avvenire solo attraverso una rivisitazione dei diritti degli adulti. È a questa età che si pongono le basi per la realizzazione della vita da adulto ed è proprio per assicurare la possibilità di diventare un adulto felice, realizzato e responsabile, che diventa, fondamentalmente, garantire un’infanzia libera da problemi e preoccupazione ai propri figli .

La loro condizione di vulnerabilità, tuttavia, li rende oggetto di violenze di ogni tipo, riconducibili ai comportamenti degli adulti. Nonostante sia ampiamente riconosciuta l’importanza dei diritti dei bambini e degli adolescenti, e la Convenzione sia stata ratificata in oltre 190 paesi nel mondo, ancora oggi bambini e adolescenti, che vivono in condizione di grave trascuratezza, sono vittime di violenze e abusi, emarginati e discriminati, e questo non accade solo nei Paesi più poveri.

L’Italia è tra i paesi con il tasso di povertà infantile più elevato: circa 1.750.000 bambini e adolescenza vivono in povertà.

la Convenzione ONU dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza venne approvata dall’Assemblea nazionale delle nazioni unite il 20 novembre 1989; essa enuncia per la prima volta i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.

La Convenzione prevede anche il controllo sull’operato degli stati, che devono presentare a un Comitato indipendente un rapporto periodico sull’attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti sul proprio territorio.

La convenzione è rapidamente divenuta il trattato in materia dei diritti umani con il maggior numero di ratifiche da parte degli stati: ad oggi sono ben 196 gli stati che fanno parte della Convenzione. Quest’ultima è composta da 54 articoli e da 3 protocolli opzionali (sui bambini in guerra, sullo sfruttamento sessuale, sulla procedura per i reclami.

Alcuni dei diritti fondamentali che possono essere dichiararti dalla Convenzione sono:

  • Il diritto di esistere: dà ad ogni bambino la possibilità di essere se stesso, di crescere e svilupparsi senza nessuna discriminazione.
  • Il diritti all’istruzione: tutti i bambino e adolescenti hanno il diritto di andare a scuola e di ricevere un’istruzione , inclusi i bambini disabili, a seconda della propria cultura di origine i di adozione e nella propria lingua. La scuola ha l’obbligo di rispettare i diritti e la dignità di ogni bambino, e dovrebbe favorire lo sviluppo della personalità, delle qualità e attitudini mentali e fisiche del bambino e dell’adolescente, preparandolo alla vita adulta e incoraggiandolo al rispetto per i propri genitori , per la propria dignità, identità, lingua e valori, propri e altrui.
  • Il diritto ad una famiglia: ogni bambino e adolescente ha diritto ad a vere genitori che lo guidino nel percorso di crescita. La famiglia dovrebbe rappresentare il primo luogo di protezione della violazione dei diritti, e i genitori dovrebbero essere i primi ad agire a favore del loro figlio.  Il bambino non dovrebbe essere separato dal genitore contro la sua volontà; tuttavia, numerosi nel mondo sono i casi di bambini abbandonati e privati della loro famiglia di origine, i quali facilmente diventano vittime di violenza e sfruttamento.
  • Il diritto di esprimersi: tutti i bambini e gli adolescenti dovrebbero avere il diritto di esprimersi, di essere ascoltati, di partecipare alle decisioni che riguardano la famiglia, la scuola e la vita quotidiana. Questo non vuol dire che bisogna sempre fare quello che essi vogliono, ma che si deciderà dopo avergli spiegato di cosa si discute.
  • Il  diritto alla protezione: ogni bambino e adolescente ha il diritto di essere protetto da ogni forma di violenza e maltrattamento, fisico e morale. Ogni giorno milioni di bambini sono sfruttati o vittime di violenza: 246 milioni al mondo sono costretti a lavorare per sopravvivere e 120 milioni vivono per strada, lavorano, mendicano o devono rubare per poter mangiare.
  •  Il diritto alla salute: ogni bambino e adolescente ha il diritto di crescere in buone condizioni di salute durante l’infanzia e l’adolescenza per permettergli di andare a scuola, giocare e esprimersi.

Per quanto riguarda le donne invece, anch’esse hanno il diritto di godere degli stessi diritti, pari agli uomini. Tuttavia anche tuttora in alcuni paesi le donne vengono ancora ritenute inferiori rispetto al genere maschile. Nonostante questi casi  oggi le donne sono parte integrante della società, basti pensare a grandi esponenti molto noti. Esse svolgono lavori pari a quelli degli uomini e sono finalmente, in parte, rispettate . E’ certo che i femminicidi e atti di denigrazione e violenza non sono poco frequenti, ma proprio per questo sono intervenuti e intervengono associazioni (ONU) che tramite le Convenzioni tutelano e aiutano le donne e i bambini, in situazioni difficili.

 

Flaminia,Elena,Sofia,Gregorio

I diritti del fanciullo

Tra la fine dell’ottocento l’inizio del novecento furono introdotte le prime leggi a tutela dell’infanzia.

Fra queste vorremmo parlarvi della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, approvata da l’Assemblea Generale delle Nazioni unite il 20 novembre 1959.

Per redigerla la Società delle Nazioni si riferì alla Carta dei Diritti del Bambino scritta nel 1923 da Eglantyne Jebb, dama della Croce rossa, la quale fondò Save the Children nel 1919. Successivamente, con l’istituzione dell’ONU, la dichiarazione è stata approvata il 20 novembre 1959 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e revisionata nel 1989, quando ad essa ha fatto seguire la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.

Ecco qua i principi completi.

Principio primo: il fanciullo deve godere di tutti i diritti enunciati nella presente Dichiarazione. Questi diritti devono essere riconosciuti a tutti i fanciulli senza alcuna eccezione, senza distinzione e discriminazione fondata sulla razza, il colore,il sesso, la lingua la religione od opinioni politiche o di altro genere, l’origine nazionale o sociale, le condizioni economiche, la nascita, od ogni altra condizione sia che si riferisca al fanciullo stesso o alla sua famiglia.

Principio secondo: il fanciullo deve beneficiare di una speciale protezione e godere di possibilità e facilitazioni, in base alla legge e ad altri provvedimenti, in modo da essere in grado di crescere in modo sano e normale sul piano fisico, intellettuale, morale, spirituale e sociale in condizioni di libertà e di dignità. Nell’adozione delle leggi rivolte a tal fine la considerazione determinante deve essere del fanciullo.

Principio terzo: il fanciullo ha diritto, sin dalla nascita, a un nome e a una nazionalità

Principio quarto: il fanciullo deve beneficiare della sicurezza sociale. Deve poter crescere poter svilupparsi in modo sano. A  tal fine devono essere assicurate a lui e alla madre le cure mediche e le protezioni sociali adeguate, specialmente nel periodo precedente e seguente alla nascita. Il fanciullo ha diritto ad una alimentazione, ad un alloggio, a svaghi e a cure mediche adeguate.

Principio quinto: il fanciullo che si trova in una situazione di minoranza fisica, mentale o sociale ha diritto a ricevere il trattamento, l’educazione e le cure speciali di cui esso abbisogna per il suo stato o la sua condizione.

Principio sesto:il fanciullo, per lo sviluppo armonioso della sua personalità ha bisogno di amore e di comprensione. Egli deve, per quanto è possibile, crescere sotto le cure e la responsabilità dei genitori e, in ogni caso, in atmosfera d’affetto e di sicurezza materiale e morale. Salvo circostanze eccezionali, il bambino in tenera età non deve essere separato dalla madre. la società e i poteri pubblici hanno il dovere di aver cura particolare dei fanciulli senza famiglia o di quelli che non hanno sufficienti mezzi di sussistenza. E’ desiderabile che alle famiglie numerose siano concessi sussidi statali o altre provvidenze per il mantenimento dei figli.

Principio settimo: il fanciullo ha diritto a una educazione, che, almeno a livello elementare deve essere gratuita e obbligatoria. Egli ha diritto a godere di una educazione che contribuisca alla sua cultura generale e gli consenta, in una situazione di eguaglianza e di possibilità, di sviluppare le sue facoltà, il suo giudizio personale e il suo senso di responsabilità morale e sociale, e di divenire un membro utile alla società. Il superiore interesse del fanciullo deve essere la guida di coloro che hanno la responsabilità della sua educazione e del suo orientamento; tale responsabilità incombe in primo luogo sui propri genitori. Il fanciullo deve avere tutte le possibilità di dedicarsi a giuochi e attività ricreative che devono essere orientate a fini educativi; la società e i poteri pubblici devono fare ogni sforzo per favorire la realizzazione di tale diritto.

Principio ottavo:in tutte le circostanze, il fanciullo deve essere fra i primi a ricevere protezione e soccorso.

Principio nono: il fanciullo deve essere protetto contro ogni forma di negligenza, di crudeltà o di sfruttamento. Egli non deve essere sottoposto a nessuna forma di tratta. Il fanciullo non deve essere inserito nell’attività produttiva prima di avere raggiunto un’età minima adatta. In nessun caso deve essere costretto o autorizzato ad assumere un’occupazione o un impiego che nuocciano alla sua salute o che ostacolino il suo sviluppo fisico, mentale o morale.

Principio decimoil fanciullo deve essere protetto contro le pratiche che possono portare alla discriminazione razziale, alla discriminazione religiosa e ad ogni altra forma di discriminazione. Deve essere educato in uno spirito di comprensione, di tolleranza, di amicizia fra i popoli, di pace e di fratellanza universale, e nella consapevolezza che deve consacrare le sue energie e la sua intelligenza al servizio dei propri  simili.

 

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Per concludere crediamo che questa immagine valga più di mille parole per farci capire le pessime condizioni in cui vivono molti bambini in determinate zone del mondo, ecco perchè la carta dei diritti del fanciullo  crediamo sia indispensabile per tutelare i diritti dei bambini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lorenzo, Gianmaria, Michelangelo

 

 

Fonte (Italia adozioni)

il rispetto della sovranità di tutti gli stati membri

Nel 1919 fu costituita la società delle nazioni per impedire che si ripetessero conflitti come la prima guerra mondiale . Gli stati membri si impegnarono a collaborare per la pace , tuttavia l’organizzazione fallì . Dopo la seconda guerra mondiale era necessaria una nuova collaborazione tra gli stati nacquero così le Nazioni Unite i. Ad oggi fanno parte di società  193 paesi. Quando uno stato diviene membro delle nazioni unite deve accettare varie leggi o principi. Uno dei principi essenziali che bisogna rispettare è “il rispetto della sovranità di tutti gli stati membri” ossia che tutti gli stati hanno gli stessi diritti gli stessi doveri e la stessa importanza.

Ecco il testo integrale della carta dell’Onu che riguarda questo principio:

L’Organizzazione ed i suoi Membri, nel perseguire i fini enunciati nell’art. 1, devono agire in conformità ai seguenti princìpi:

  1. L’Organizzazione è fondata sul principio della sovrana uguaglianza di tutti i suoi Membri.
  2. I Membri, al fine di assicurare a ciascuno di essi i diritti ed i benefici risultanti dalla loro qualità di Membro, devono adempiere in buona fede gli obblighi da loro assunti in conformità al presente Statuto.
  3. I Membri devono risolvere le loro controversie internazionali con mezzi pacifici, in maniera che la pace e la sicurezza internazionale, e la giustizia, non siano messe in pericolo.
  4. I Membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza, sia contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato, sia in qualunque altra maniera incompatibile con i fini delle Nazioni Unite.
  5. I Membri devono dare alle Nazioni Unite ogni assistenza in qualsiasi azione che queste intraprendano in conformità alle disposizioni del presente Statuto, e devono astenersi dal dare assistenza a qualsiasi Stato contro cui le Nazioni Unite intraprendano un’azione preventiva o coercitiva.
  6. L’Organizzazione deve fare in modo che gli Stati che non sono Membri delle Nazioni Unite agiscano in conformità a questi princìpi, per quanto possa essere necessario per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale.
  7. Nessuna disposizione del presente Statuto autorizza le Nazioni Unite ad intervenire in questioni che appartengano essenzialmente alla competenza interna di uno Stato, né obbliga i Membri a sottoporre tali questioni ad una procedura di regolamento in applicazione del presente Statuto; questo principio non pregiudica però l’applicazione di misure coercitive a norma del capitolo VII

 

 

Lo Statuto delle Nazioni Unite viene firmato il 26 giugno 1945 a San Francisco ed entro in vigore il 24 ottobre dello stesso anno.

Raffaele, Alessandro, Giorgia, Matilde