La vita per la Patria

  • Il 4 Novembre il mondo intero ha festeggiato il centenario della fine della 1 Guerra Mondiale. A Trieste il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato alcuni momenti della Grande Guerra.

Quello che ci ha colpiti di più del suo discorso è che non ha ricordato solo i lati negativi della guerra, ma anche quelli positivi. Ad esempio ha elogiato il coraggio e la forza di tutti quegli uomini che si sentivano legati a qualcosa: “la Patria”.

Noi pensiamo che le donne, anziani e i bambini abbiano sofferto la furia e la violenza della guerra, perché sopportando la fame e la povertà hanno cercato di sopravvivere in condizioni a volte disumane.

Il presidente Mattarella ha elogiato le donne di varie classi sociali che hanno salvato la vita di moltissime persone in ospedali e in trincee dove curavano malati e feriti, in quei luoghi dove potevano essere uccise da un momento all’altro. Questo è il legame che unisce tutti in una cosa sola “LA PATRIA”, il senso patriottico è quel senso di unità che ti spinge a vincere la paura e a sacrificarti.

E voi? Di dove siete? Vi sentite parte di una comunità? Dareste la vita per la vostra Patria?

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Giuseppe, Alice, Ginevra, Giulia C. e Patrick

Mattarella chiude le commemorazioni del centenario della Grande Guerra

Il 4 Novembre di cento anni fa l’Italia vinse la prima guerra mondiale contro l’Austro Ungheria ma morirono anche circa 700mila combattenti italiani e ci furono anche più di un milione di mutilati. Il nostro presidente Sergio Mattarella lo scorso 4 novembre giunse a Trieste, città sul confine combattuta e infine vinta dall’Italia, a fare un discorso e a ricordare tutte le persone che oggi non ci sono più a causa del conflitto mondiale.

Il presidente  ha ribadito con forza che alla strada della guerra si deve preferire coltivare amicizia e collaborazione, che hanno trovato la più alta espressione nella storica scelta di condividere il futuro nell’ Unione europea. La guerra, infatti non produsse, neppure per i vincitori, ricchezza e benessere, ma dolore, miseria e sofferenza.; non risolse le antiche controversie tra gli stati, ma ne produsse di nuove. La nostra Costituzione, ha ricordato il presidente Mattarella, ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie; privilegia la pace, la collaborazione internazionale, il rispetto dei diritti umani e delle minoranze.

In tale occasione il Presidente ha ricordato il sacrificio di tanti giovani chiamati alle armi, le cui vite vennero spezzate.

Durante il suo lungo discorso Mattarella ha ringraziato i nostri militari impegnati  per garantire la pace e la sicurezza in ambito internazionale, rafforzando il prestigio dell’Italia nel mondo, ha rivolto un augurio e un caloroso saluto a tutti i soldati, i marinai, gli avieri, i carabinieri, i finanzieri, e al personale civile della difesa che, con impegno e grande professionalità operano in Italia e nelle missioni internazionali di pace. Infine ha ricordato tutte le forze armate che con tanti volontari  sono tuttora impegnati nel soccorso ai territori che sono stati investiti da un’ondata di maltempo con drammatiche conseguenze di lutti e devastazioni.

 

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Leonardo,  Matteo,  Aurelio, Luigi