Lettere a Dio e al Papa

Caro Dio,

Ti scrivo questa lettera per dirti quanto ti voglio bene e quanto ti adoro. Voglio parlarti un po’ come se tu fossi mia madre.
Io credo in Te anche se sono circondato da gente che non crede o che si vergogna. Credo in Te anche se il mondo è pieno di cattiveria e di male e so che non è colpa tua. Noi ci conosciamo perché io ti prego sempre e Tu ricambi molto più del dovuto. Scusa se qualche volta metto in dubbio la tua presenza, sappi che ti voglio molto bene. Cercherò di conservare la mia fede, crescendo non voglio allontanarmi da te.
Voglio ringraziarti per quello che fai per me. Ti ringrazio tanto per avermi aiutato a vivere una vita serena e tranquilla e per avermi aiutato a superare gli ostacoli. Anche se non ti vedo, sento la tua presenza e mi sento sollevato nei momenti di tristezza. Non sempre riesco a seguire le tue orme, ma ti ammiro e voglio essere come te. Grazie per avermi fatto nascere sano e meraviglioso. Ti voglio una infinità di bene. Tu per me ci sei sempre stato e sei sempre stato mio amico, anzi l’unico amico che mi sta sempre vicino. Ti ringrazio per avermi donato uno splendido universo, la notte colorata di blu e di bianche luci che brillano nel cielo come un elegante vestito di brillantini, per avermi donato il giorno dove ogni mattina splende un magnifico sole luminoso che ci riempie la giornata di pace, l’alba quando il cielo si colora di rosso chiaro, il mare cristallino, gli animali che portano tenerezza, i fiori profumati, la brezza che sfiora lentamente il viso. Solo tu sei così immensamente buono da perdonare ogni persona, anche quella più malvagia che si pente. Solo tu sei così buono da voler bene anche a chi non crede in te.
Ti ringrazio per tutto quello che mi hai dato, anche per le sofferenze. Ti chiedo però di aiutare me e la mia famiglia a superare questo dolore immenso che ci affligge. Ci sono dei brutti pensieri che cerco di scacciare in modo definitivo. Aiutami a farlo. Però, Signore, fai secondo la tua volontà, non la mia. Sono sicuro che cerchi di aiutarci ma sono consapevole della libertà che ci hai dato. Quando ero piccolo pensavo fosse solo un bene, ma ora mi rendo conto che non è solo così.
Io ho un nonno su con te che mi ha voluto tanto bene e gliene ho voluto anch’io. Vorrei che tu lo riportassi qui sulla terra per riabbracciarlo. E‘ bello però sapere che è con te in un posto dove si è felici, dove è l’amore che regna, dove si è veramente fratelli.
Signore, io credo in Te, ma certe volte penso: ma se Dio non esiste e uno muore, che cosa succederà, che fine farà?
Ma poi mi dico: “Ma cosa penso,dico solo stupidaggini, se io credo in Dio, ci devo credere e basta”. Signore io ti voglio un bene dell’anima e ti voglio dire che sei la cosa più importante per me.
Voglio stare con Te in Paradiso quando saranno finiti i miei giorni. Voglio conoscerti e chiederti tante cose. Quando morirò ti potrò conoscere e il mio desiderio si avvererà. Non voglio perderti, desidero rimanerti sempre accanto.
Una parte di me è felice perché si accorge che tu mi proteggi e mi vuoi bene, ma un’altra parte di me è triste perché si sente vuota come se tu non fossi con me per aiutarmi. Allora penso alle cose che mi accadono e mi verrebbe voglia di domandarti: “Perché fai accadere fatti che mi confondono?”. Perché non ci sei quando ci servi? Me lo sono sempre chiesto e l’unica risposta che ho trovato è che devi far correre la vita e la vita è piena di sofferenze e Tu non la puoi semplificare…Visto che sei Onnipotente perché non fai cessare la povertà e la guerra?
Se Tu vuoi farmi capire qualcosa allora ti prego cerca di essere più diretto, perché tu mi conosci meglio di tutti e sai come sono fatto. A volte mi chiedo perché sia così difficile e strana la vita, perché si fanno sempre le stesse cose e le giornate sono uguali e non cambia mai nulla. In questa vita così monotona capita sempre di tutto e allora mi chiedo se tu sei sempre lì accanto a me per proteggermi. Certe volte vorrei scomparire per non vedere più nulla ma poi mi dico che è inutile sprecare la vita per cose insignificanti. Ti prego di proteggermi sempre. Stammi vicino perché credo di averne davvero bisogno. Quando mi sento solo, ho voglia di parlare con qualcuno e so che nessuno mi capirebbe mi piace parlarne con te, so che tu mi capisci.
A volte ti chiedo cose sciocche ma la cosa che ti chiedo veramente è l’amore nella mia famiglia. Aiutami. Ogni notte ti parlo e a volte ho dei dubbi. Sono già tre anni che ti chiedo ogni sera la stessa cosa e tu non mi ascolti. Sai quello che penso di Te. La notte penso sempre a tutti i miei problemi. Che devo fare? Mandami un segnale. Ho bisogno di un aiuto. So che tu hai sofferto molto, quindi aiutami a soffrire, aiutami a sopportare tutto il dolore provocatomi dai continui litigi fra i miei genitori.
Concludo dicendoti che la mia fede in Te è fortissima e continuerà ad esserlo. Ciò che ho scritto esce direttamente dal cuore e spero che tu lo accolga e che ti possa piacere.

I ragazzi e le ragazze della scuola secondaria di I°

 

Carissimo Papa Francesco,

siamo due ragazzine della scuola secondaria “M. G. Rossello” di Roma; ci tenevamo a farle sapere tutta la gratitudine che proviamo verso di lei. A nostro parere, in quanto papa, è stato molto coraggioso nel scegliere il nome Francesco, ispirandosi a Santo d’Assisi. Prima eravamo troppo piccole per ricordarci il passaggio tra Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, essendo nate nell’anno 2000 è stata la prima volta che abbiamo assistito con entusiasmo e attenzione all’elezione del nuovo Papa…anche se questa è una elezione molto speciale!

Proprio grazie alla sua dolcezza e fedeltà ha avvicinato molte persone non credenti alla fede.

Una delle tante cose che più ci piace di lei, è la sua semplicità nell’affrontare la vita,non vestirsi troppo sfarzoso, dare l’esempio e superare ogni difficoltà con amore e serenità.

Lei ha conosciuto da bambino, come noi, le suore Figlie di Nostra Signora della Misericordia (di Santa Maria Giuseppa Rossello).

Per questo la nostra scuola è veramente orgogliosa di avere un Papa come lei.

Lavinia & Chiara

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